giovedì 13 novembre 2014

lab 3, sull'orlo della biologia



il lab3 poster style anno 2014 (fotografia degli autori)
il giorno normale nel laboratorio 3 non esiste.
il lab 3 contrasta la normalità.
non crediamo possibile descrivere questa regione sul margine della ricerca ma per noi è necessario tentarci.

la ricerca italiana è sotto gli occhi di tutti, Report docet. sapete già tutto. o quasi.
ma adesso escludete le eccellenze che pur ci sono (hey le eccellenze italiane!),
aggirate il pantano dei laboratori che nonostante tutto (tutto) resistono, ecco che siete giunti sull'orlo, ai limiti estremi di questo mondo, dove esiste il lab 3.

il lab 3 e tutto quello che vi ruota intorno. fisicamente è uno stanzone rettangolare, alto alto, con due finestrone in fondo sul lato minore e l'unica porta sul lato opposto. l'unica praticabile. perché ve n'è un'altra, sul lato lungo, sulla destra entrando. ma non si può aprire. non si sa dove porti. e non lo si indaga. mai.

avete presente il T.A.R.D.I.S. del Doctor Who? No? beh per chi lo conoscesse pensi che il lab 3 "è più piccolo dentro che fuori" in compenso viaggia nel tempo, proprio all'interno.

il lab3 nel 1994 (originale in diapositiva - scatto degli autori)
o piuttosto lo congela, il tempo. attualmente è fermo al 1985. abbiamo le prove. il tempo qui non riesce a scorrere. sul bancone piastrellato che corre dal lavandino fino alla cappa chimica abbandonata e usata come armadio vi sono apparecchi che hanno attraversato la guerra fredda e la caduta del muro e sono ancora li, in funzione, silenziose sentinelle, in attesa. 

entrando a destra tra il bancone di servizio e l'armadio portatutto vi è il microtomo, l'affettatrice che riduce la realtà biologica ad una serie infinita di sottilissimi frammenti, in una furia ordinata che tende alla catalogazione di ogni cellula e tessuto fra vetrini allineati nei loro contenitori grigio marina.

oltre ad una scrivania servita da cassettoni a muro, due vecchi frigoriferi e due tavoloni centrali, questo è quanto.

e poi i due agitatori riscaldatori, una stufa ad acqua, due piccoli microscopi e un pHmetro che completano la dotazione.

qualcuno entrando ha chiesto dove fosse il laboratorio, perché a parte l'attrezzatura di sicurezza obbligatoria, gialla e nera, etichettata e periodicamente rinfrescata, di guanti e maschere e lavaocchi a muro e tutto l'armamentario di legge, tracce di un laboratorio moderno non ne trovava. altri hanno riso, altri hanno pianto.

eppure da qui escono regolarmente, o forse no, ma escono ve lo posso assicurare, il giusto numero di ricerche pubblicate ogni anno, indipendentemente dai finanziamenti e dalle attrezzature.

se non ci sono i mezzi non mancano i succedanei.

nel lab 3 vedrete aggirarsi e agitarsi, tutta indaffarata, Sara una ragazza con occhi da fumetto, ora sorridenti ora disperati, spesso concentrati su qualche insormontabile problema che superato poi si rivelerà molte volte inutile, ma tant'è finché non lo affronti non lo puoi sapere. 

ultimamente è spesso affiancata de tre tesisti, che più diversi di così fra di loro non si potevano avere, meriteranno un trattamento a parte questi tre, ma sono in pochissimo diventati una parte attiva del lab 3 e iniziamo a temere per loro, se cadono troppo sotto l'influsso del 3 marca male, noi lo sappiamo.

infatti Sara che sotto ad una testina di ricci ribelli nasconde un certo numero di neuroni in attività cerca da un po' di tempo di ottimizzare il lavoro di ricerca proprio in funzione di questo trio accanito contro i problemi che giornalmente hanno scoperto sono soliti presentarsi.

di che cosa ci si occupa nel 3? qual è il fine ultimo del laboratorio congelato nel tempo? ufficialmente… no, ecco,  provate a ricordare il tema di apertura di Star Trek, scienza ultima frontiera, eccovi le ricerche del laboratorio 3 durante la sua missione pluridecennale, per indagare la biologia di strani nuovi, e vecchi, organismi marini e acquatici (specialmente),

questo quesito sarà il leitmotiv del blog, e dalle ricerche del 3 si trarrà spunto per toccare i vari argomenti che l'attività che vi si svolge stimola a discutere.

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