ci sono momenti in lab 3 comuni a
quelli che si vivono in quasi tutte le attività umane, ci si ritrova in mezzo
al guado. non puoi più ritornare indietro: puoi solo andare avanti e cercare di
non cadere in acqua. qui in lab 3 specialmente in questo periodo dell'anno a
ridosso della primavera e con le feste (!) di fine anno che sono un ricordo
lontano, si è realmente oberati di lavoro, utile, meno utile e che si deve fare
volente o nolente, quali che ne siano le finalità.
ci sono le lezioni da
svolgere ovviamente, e gli esami dei corsi passati. ci sono i laboratori da
allestire e da svolgere e i test da effettuare e correggere.
e nuovamente le lezioni, semplici o difficili che siano o che appaiano essere, ma che richiedono lavoro e attenzione.
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si fa lezione, meglio che si può, con quel che si ha |
ancora gli studenti devono finire le
tesi di laurea, preparare le dissertazioni, e laurearsi. insieme ecco gli
articoli da finire, rimandare, rifinire. e i progetti? bene i progetti si
devono discutere, pensare, scrivere, sottomettere e il tutto scandito da scadenze
precise e inesorabili. cosa manca? le tesi in svolgimento, le collaborazioni in
corso, con i loro campioni da preparare, colorare, fotografare, montare in
tavole e discutere.
mancano cose? si mancano cose, tante,
ma questo è il da fare normale.
poi ci sono anche i momenti alti,
sereni, che vengono dopo anni di lavoro. uno di questi lo abbiamo vissuto
alcuni giorni or sono, il 13 marzo 2015, presso il Museo Civico di Storia
Naturale "G. Doria"di Genova. qui è stata inaugurata la mostra "DAL
GRANDE NORD AL MAR MEDITERRANEO: KARL ERNST VON BAER IN ITALIA (1845-46).
la
mostra vuole illustrare il lavoro svolto in Italia e precisamente a Genova dal
grande biologo e in particolare embriologo Von Baer incentrato sullo studio
delle popolazioni di tunicati dei nostri mari, ed illustrato da uno dei
migliori disegnatori naturalisti dell'epoca, con numerose tavole a colori.
beninteso,
non si tratta di un lavoro portato avanti dal lab 3, ma da una ricercatrice del
DiSTAV, il Dipartimento per lo Studio del territorio, dell'ambiente e della vita,
al quale il nostro lab 3 afferisce, ma il piacere che si prova a vedere un bel
lavoro incentrato sulla storia della biologia e interdisciplinare come questo
qui, completato e aperto a sviluppi futuri, è un piacere quasi personale.
è con queste due brevi
considerazioni, il tanto lavoro che c'è da fare e il piacere delle cose belle
in biologia, quali che siano i campi di interesse in gioco, che apriamo e
chiudiamo questo breve aggiornamento del blog del lab 3.
siamo sempre in attesa che i tanti
siluri lanciati raggiungano il bersaglio. aggiorneremo i due o tre nostri
lettori su questi progressi, se ci saranno e se noi saremo sopravissuti.
Encomiabili come sempre dovrebbero pagarvi come i calciatori big up!!!
RispondiEliminaEncomiabili è bello! :) ma basterebbe essere pagati un centomillesimo di un calciatore di punta... realmente il mio pensiero va ai precari che hanno dimostrato sul campo di essere o poter essere validi ricercatori, che lo hanno dimostrato con pubblicazioni o brevetti e tenendo lezioni, facendo laureare molti studenti, attirando fondi, ad esempio con i progetti europei. e penso a tutte le risorse e alle competenze che si sono perse, si perdono e si perderanno, magari a tutto vantaggio delle economie straniere che se le accaparreranno con pochi soldi. ma devo sperare che tenere duro potrà aiutare a frenare la caduta e magari iniziare a migliorare le cose. :)
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