Lo so, lo so, è da Dicembre 2015 che non aggiorniamo questo blog! Ma è colpa del lab3. Quest'anno il lab3 non ci ha dato tregua. E' stato esigente, egocentrico, ha preteso tutto quello che ha potuto. A noi tutti non è rimasto tempo per occuparci d'altro.
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Si collabora con il Laboratorio di Biotecnologie Marine e si lavora alla stesura degli articoli con la Prof. Sonia Scarfì. |
Iniziamo questo
aggiornamento del thelab3 blog con varie novità: innanzitutto due dei nostri
ottimi studenti si sono laureati!
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La Dott.ssa Chiara Mazzarino si laurea. |
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Sara Ferrando e gli altri commissari si congratulano con il Dott. Daniel Croce. |
Hanno discusso due bellissime tesi di
anatomia comparata sull'olfatto dei pesci cartilaginei! Sara era
particolarmente orgogliosa della loro presentazione. Brava Chiara e bravo
Daniel. Ma adesso
ritorniamo ai drammatici momenti in cui vi avevamo lasciati.
Riassunto dell'ultima puntata (!): dicembre scorso Sara e Gallus si erano presentano
nel piccolo laboratorio NEMO, dall'acronimo sconosciuto ai più, con i loro
laboriosi tesisti con scatoloni e scatolette di plastica traforata, sacchi di
terra e scatoline con su scritto Dendrobaena
veneta.
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I test con Dendrobaena veneta procedono nel NEMO... |
Erano i lombrichi per le nuove ricerche, lì, belli e sani che
mangiavano la loro pappa di avena biologica! Ma mentre osservavano i nuovi
ospiti ecco pararsi sulla porta del NEMO una figura con in mano una pistola
laser. Chi sarà il figuro e che vorrà?...
… eravamo bloccati, dentro al
laboratorio NEMO. Ci beavamo dei nostri terrari nuovi di zecca popolati da meravigliosi
lombrichi dal nome fascinoso, Dendrobaena
veneta, quando il losco figuro, che impugnava un laser collegato a una
valigetta minacciosa, ci aveva bloccato l'unica uscita. Eravamo in trappola, Sara mi guardò ed io feci
l'unica cosa che mi venne in mente in quei terribili momenti. Urlai rivolto al
losco figuro, ammettendo l'amara verità: "Ebbene si! Si, hai ragione a
spianare il laser, a sparare fino a che ti rimarrà un joule nel caricatore. Ma
non sono stato io a voler lasciare la scritta NEMO su di una porta di un
laboratorio ospitante terrari con lombrichi. Un acronimo, NEMO, che significa
Neurobiologia degli Organismi Marini, Neurobiology of Marine Organisms… per
una stanza colma di terrari e lombrichi… lo so che è un controsenso ma che ci
potevo fare? E' Sara che non lo vuole togliere anche se qui non ci sono più
vasche. E' tutta colpa di Sara!". L'uomo-laser, il Dottor Amaroli, solleva
gli occhialoni e mi guarda perplesso. Sara applaude, clap clap, lentamente e mi
dice: "Bravo, bravo, proprio una bella recita, ma adesso andiamo subito in
studio a pianificare i test con i laser." Si, perché, insieme ad altri
biologi Andrea sta testando gli effetti benefici dei laser terapeutici come
quello che ha sottomano in quel momento, e fra i diversi organismi, chi meglio
dei lombrichi può essere testato per lo studio della rigenerazione? Da Dicembre
sono passati oramai molti mesi e i primi frutti delle ricerche sono stati
sottoposti per la validazione scientifica a referees di varie riviste e siamo
in costante attesa di riscontri definitivi. Però proprio adesso un primo
lavoro, con protagonisti i lombrichi, una collaborazione con un bel gruppo di
Bologne e con il CNR di Genova, è stato pubblicato. Il soggetto è il Lombricus rubellus e non Dendrobaena veneta ma sempre oligocheti sono!
L'erticolo da titolo "Effect of cobalt and silver nanoparticles
and ions on Lumbricus rubellus health
and on microbial community of earthworm faeces and soil"
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Effect of cobalt and silver nanoparticles and [...] |
è stato pubblicato sull'ottima
rivista specializzata Applied Soil
Ecology, con primo autore Livia
Vittori Antisaria, e poi a seguire Serena
Carbone, Antonietta Gatti, Sara Ferrando, Michele Nacucchi, Fabio De Pascalis,
Chiara Gambardella, Luigi Badalucco e Vito Armando Laudicina!
Test su Dendrobaena veneta sono in corso attualmente al DiSTAV con la collaborazione dei due bravi botanici la Dott.ssa Enrica Roccotiello e il Dott. Stefano Rosatto
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Enrica e Stefano approntano i campioni di terreno per i test con Dendrobaena veneta.. |
Non solo lombrichi ma anche larve di
ricci di mare, crostacei marini, e protozoi, in collaborazione con altri
ricrcatori, sono stati oggetto di studio serrato da parte di Andrea e del lab3
per testare gli effetti della laser terapia in modelli a sempre minor impatto. Adesso attendiamo fiduciosi. Ecco quindi che dopo aver svelato il
significato dell'acronimo NEMO, l'identità dell'uomo-laser, e gli sviluppo del
dramma di Dicembre, non resta che ragguagliarvi su almeno una parte delle
novità del lab3.
Da novembre
innanzitutto il sottoscritto ha ricominciato a studiare a tempo pieno,
intraprendendo un nuovo periodo di studio e ricerca presso il laboratorio di
Biotecnologia Marina dell'Università di Genova, confrontandosi nuovamente con
la biologia delle spugne ed in particolare di Chondrosia reniformis, focalizzando l'indagine sulle capacità
rigenerative di questa spugna che fortunatamente ci ha appena regalato un nuovo
lavoro pubblicato sulla rivista antica e prestigiosa The Biological Bulletin
"Aquaporin in Chondrosia reniformis Nardo, 1847 and Its Possible Role in the Interaction Between Cells and Engulfed Siliceous Particles."
"Aquaporin in Chondrosia reniformis Nardo, 1847 and Its Possible Role in the Interaction Between Cells and Engulfed Siliceous Particles."
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Aquaporin in Chondrosia reniformis Nardo, 1847 and [...] |
che vede come coautori,
oltre al primo nome Marina Pozzolini, i bravi Sara Ferrando, Lorenzo Gallus,
Chiara Gambardella, Stefano Ghignone e ultimo ma non ultimo Marco Giovine.
Nel più intrigante
processo biochimico noto di questa spugna, cioè la dissoluzone del silicio
cristallino per stimolare la sintesi di collagene, sembrano essere implicate le
importantissime Acquaporine, scoperte dal grande Peter Agre, con interessanti
implicazioni filogenetiche.
Per capire chi è Peter Agre rimando qui
http://pages.jh.edu/~gazette/2003/13oct03/13agre.html
Si è continuato a lavorare ricorrendo in questo momento alla microscopia elettronica, sia TEM che SEM grazie all'aiuto di ottime microscopiste elettroniche, Cristina Gagliani e Laura Negretti
http://pages.jh.edu/~gazette/2003/13oct03/13agre.html
Si è continuato a lavorare ricorrendo in questo momento alla microscopia elettronica, sia TEM che SEM grazie all'aiuto di ottime microscopiste elettroniche, Cristina Gagliani e Laura Negretti
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Allestendo i campioni di Chondrosia reniformis per l'osservazione al SEM. ... Lorenzo Gallus at work. |
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Ecco il SEM del DiSTAV in azione! |
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Cristina Gagliani al microtomo per TEM |
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La Dott.ssa Marina Pozzolini al bancone del Lab. di Biotecnologie Marine... |
Anche il fronte Zebrafish e ruolo dell'urea sul senso dell'olfatto, approcciato da un punto di vista prettamente Anatomico Comparato ci ha rallegrato con due nuovi lavori accettati, "Histopathological analysis of the olfactory epithelium of zebrafish (Danio rerio) exposed to sublethal doses of urea" a firma di Simone Bettini, Maurizio Lazzari, Sara Ferrando, Lorenzo Gallus, Valeria Franceschini, accettato dal Journal of Anatomy,
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Histopathological analysis of the olfactory epithelium of zebrafish [...] |
Ancora con Laura Ghigliotti ci siamo
immersi nelle gelide acque antartiche per studiare altri aspetti della biologia
del silverfish, il pesciolino d'argento, nome scientifico Pleuragramma antarctica, che risulta essere il più diffuso pesce
pelagico nlle acque dell'importante sito antartico del Mare di Ross. Questo
pesce per la sua importanza ecologica nella rete trofica locale, è considerato
una specie chiave nell'ecosistema delle coste antartiche. L'articolo dal titolo
"Reproductive
features of the Antarctic silverfish (Pleuragramma
antarctica) from the western Ross Sea" è stato pubblicato dalla
rivista Polar biology, la sede naturale per questi tipi di studi e gli autori,
oltre a Laura Ghigliotti, prima autrice, sono stati Sara Ferrando, Erica
Carlig, Davide Di Blasi, Lorenzo Gallus, Eva Pisano, Stuart Hanchet, e per
ultimo il nostro ottimo Marino Vacchi.
Altri articoli sono
stati pubblicati grazie a interessanti collaborazioni internazionali e il
lavoro nel lab3 è proceduto spedito.
Un ultimo lavoro che ha visto la collaborazione per gli aspetti
istologici un membro del lab3, la Dott.ssa Sara Ferrando, è l'articolo "Support of Nerve Conduction by Respiring Myelin Sheath:
Role of Connexons."
Si
tratta di un articolo che si inserisce in una linea di ricerca che oramai da
alcuni anni si sta addentrando in una Terra incognita, dove molti punti fermi
della biologia iniziano ad essere messi alla prova. In questo terreno dove è
difficile muoversi ci si affida alla professionalità, al lavoro e
all'esperienza per evitare di fare passi falsi o di inilarsi in vicoli ciechi.
Mi spiego.
Recentemente, il gruppo di lavoro
comprendente in particolare la Prof. Isabella Panfoli, il Prof. Alessandro
Morelli, la Dott. ssa Daniela Scalzia e la Dott.ssa Silvia Ravera, hanno
pubblicato diversi articoli su riviste scientifiche di rilevanza internazionale
tesi a dimostrare come la mielina conduca una fosforilazione ossidativa
extramitocondriale, ipotizzando un ruolo di supporto romanzo di mielina a
favore dell'assone. Hanno anche ipotizzato che l'ATP prodotto nella guaina
mielinica potrebbe essere trasferita giunzioni pensiero
Il gruppo perciò, in base ai suoi
risultati, sostiene anche l'idea che l'ATP sintetizzato aerobicamente nella
guaina mielinica possa essere trasferito all'assoplasma attraverso giunzioni
gap, gettano nuova luce sulla funzione della guaina.
Un link con una discussione
sull'argomento.
Un'altra interessante scoperta, fondamentale si
potrebbe dire, è stata recentemente pubblicata sulla prestigiosissima rivista
internazionale Science. Per il Greenland shark c'è una conferma scientifica
della sua supposta longevità. Si parla di una durata della vita di almeno 392
anni! Questo studio riconferma l'importanza della necessità di intraprendere
azioni di protezione per questo top predator!
Noi
speriamo di poter contribuire ancora e presto allo studio di questo
affascinante ed ecologicamente rilevante predatore nel 2015 siamo riusciti a pubblicare un lavoro sul sistema olfativo, come già descritto in un nostro precedente post:
"Gross morphology and histology of the olfactory organ of the Greenland shark Somniosus microcephalus."
"Gross morphology and histology of the olfactory organ of the Greenland shark Somniosus microcephalus."
Inoltre a luglio a Genova si è svolto l'incontro internazionale Mostra Antartide PNRA Ccamlr 2016 (Commission for Conservation of Antarctic Marine Living Resources)
http://www.uta.enea.it/cooperazione-scientitifca-litalia-ospita-i-lavori-della-commissione-ccamlr/
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Visita alla mostra nella splendida e fresca location della Biblioteca Berio di Genova. |
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Sara Ferrando posa davanti alla locandina del CCAMLR che ha contribuito a preparare. |
Sono poi arrivati nuovi campioni da lontano e li si deve preparare, grazie alla biologa Australiana Brit Finucci http://britfinucci.com/
Ci sono state molte novità come avete potuto leggere nel lab3 da dicembre 2015 e altre ne seguiranno. Siamo pronti infatti per altri campionamenti, con grandi barattoli!
E come ultim'ora riportiamo un grande successo, il biologo marino Davide Di Blasi è riuscito durante una campagna di campionamento periantartica recentissima a recuperare alcune uova del Dissostichus mawsoni così rubo le parole al Ricercatore CNR Marco Faimali dal suo diario FB: "Un grande successo internazionale per il nuovo progetto antartico al
quale partecipiamo come ISMAR-CNR di Genova. Il progetto coordinato
dalla nostra ricercatrice Laura Ghigliotti,
dedicato allo studio del gigantesco merluzzo antartico (Antarctic
toothfish), ha in questi giorni, grazie al lavoro sul campo di Davide Di Blasi
(attualmente con i Neozelandesi a fare campionamenti nel mare
antartico), permesso per la prima volta di studiare le prime fasi di
siluppo embrionale di questo importantissimo pesce antartico. Ecco il
comunicato del NIWA che annuncia l'importante ritrovamento. Un'ottima
interazione tra Italia e Nuova Zelanda."
https://www.niwa.co.nz/news/first-winter-fisheries-survey-finds-toothfish-spawning-in-the-ross-sea
Siamo in attisa dell'arrivo dei campioni di Dissostichus mawsoni per poter studiare l'anatomia e la biologia di questo animale così importante nella rete trofica delle acque artiche. Continuiamo quindi a navigare, quaggiù, ai margini della biologia!
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Sara Ferrando e il Dott. Marino Rottigni approntano i campioni della Biologa Brit Finucci. |
Ci sono state molte novità come avete potuto leggere nel lab3 da dicembre 2015 e altre ne seguiranno. Siamo pronti infatti per altri campionamenti, con grandi barattoli!
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Lorenzo Gallus dice: grandi campionamenti, grandi barattoli! |
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Uova di Dissostichus mawsoni nella foto del Prof. Stevens. |
Siamo in attisa dell'arrivo dei campioni di Dissostichus mawsoni per poter studiare l'anatomia e la biologia di questo animale così importante nella rete trofica delle acque artiche. Continuiamo quindi a navigare, quaggiù, ai margini della biologia!
Coming soon!